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LO SPETTACOLO DELLA GRANDE MIGRAZIONE

Il ciclo della vita in un incredibile e feroce girotondo di migliaia di animali

Cosa spinge centinaia di migliaia di erbivori e predatori a spostarsi  per 800 km in un cammino senza fine in queste sconfinate terre della Tanzania? La pioggia, ossia freschi pascoli e acqua. In questo girotondo si genera uno degli spettacoli più incredibili ed emozionanti da vedere in natura. La regia della grande migrazione è affidata all’infallibile capacità degli gnu di seguire le nuvole e fiutare le piogge che trasformano le secche pianure del Serengeti in pascoli con teneri germogli. Le mandrie procedono, a volte correndo, a volte lentamente, in questo eterno moto avanti e indietro, seguendo alla fine sempre lo stesso percorso in senso orario e circolare: vagano da sud verso nord e poi ancora verso sud nel parco nazionale del Serengeti e nel confinante parco del Masai Mara in Kenya. Tutto avviene affrontando grandi pericoli, il più grande di tutti l’attraversamento dei due fiumi Grumeti e Mara dove avvengono veri e propri massacri. Non solo i coccodrilli, ma anche leoni, leopardi, ghepardi, iene attentano alla vita degli intrepidi gnu, e delle zebre al loro seguito, e di tutti gli altri animali, come le gazzelle e gli impala, che pur non compiendo la migrazione si raccolgono intorno alle mandrie in movimento. Esauriti anche i pascoli a nord, zebre e gnu sopravvissuti, sempre numerosissimi, ridiscendono verso sud e verso le piogge che si fanno abbondanti nelle zone più meridionali del Serengeti, passando per la zona nord orientale.

È questo il momento della riproduzione con la nascita di quasi mezzo milione di nuovi cuccioli di gnu. La fine della migrazione coincide con un nuovo inizio dove le nuove leve perpetueranno senza fine l’eterno ciclo dove vita e morte si incontrano.

I nostri tour ti accompagneranno, soprattutto nel periodo da giugno a ottobre, ad attendere con trepidazione crescente e a vivere dal vivo il momento clou: la grande scena del passaggio del fiume Mara dove affamati coccodrilli attentano all’esistenza di migliaia di gnu e zebre che, in un turbinio di acqua e schizzi, tentano di approdare sulla riva opposta del fiume. Ma chi si salva da questi attacchi feroci non è detto che sopravviva a lungo (noi seguiremo anche questa secondo momento dell’attraversamento) poiché anche una piccola difficoltà nel seguire la mandria può innescare le spietate leggi della natura.

Safari in Tanzania
Grande migrazione branco di zebre
La grande migrazione nel Serengeti mappa

Tempi e luoghi della grande migrazione

La grande migrazione segue un ritmo naturale influenzato dall’andamento delle stagioni e delle piogge. La scansione per mese è indicativa; campi e safari si muovono adattandosi agli effettivi movimenti migratori.

Da dicembre ad aprileCercando piogge regolari, gli gnu si spostano verso lo Ngorongoro e il Serengeti sud, in attesa dello svezzamento dei cuccioli, che dovranno affrontare il lungo viaggio di 800 km che a distanza di un anno li riporterà al punto di partenza. Concluso lo svezzamento, ad aprile, le mandrie iniziano a muoversi da sud a nord per iniziare la migrazione, raggiungendo la zona centrale del parco, il Seronera. Inizialmente si muovono in maniera caotica per poi comporre lunghe file, a volte interrotte dagli scontri territoriali dei maschi.

Da maggio a giugno – A maggio, con l’inizio della stagione secca, gli gnu, ordinati in lunghe colonne, continuano il loro cammino verso il Western Corridor, lasciando la zona centrale del Seronera e dividendosi su due diramazioni: una in direzione nord verso il fiume Grumeti, l’altra in direzione ovest verso il fiume Kirawira. Al cammino si aggiungono altri erbivori come le gazzelle di Grant, seguite dai predatori. Raggiunto il Serengeti occidentale, verso il Grumeti, le mandrie si dividono di nuovo: la maggior parte attraversa il guado del fiume infestato da coccodrilli, mentre altre rinunciano. Alla fine di giugno le mandrie sparpagliate si separano ancora in 2 rotte diverse: una verso il northern corridor a nord del Seronera e l’altra che riattravera il Seronera verso il Serengeti Mara.

Da luglio a ottobre – I gruppi di erbivori arrivano al Serengeti Mara dove effettuano continui e ripetuti guadi del fiume passando tra Tanzania e Kenya alla ricerca dell’erba più verde.

Da novembre a dicembre – Quando le piccole piogge iniziano a rinverdire i pascoli del Serengeti centrale e meridionale, gli ungulati si spostano in maniera sparsa per tornare al punto di inizio.

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