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Serengeti National Park

Patrimonio dell’Umanità, Riserva della Biosfera, una delle Nuove Sette Meraviglie dell’Africa (titoli tutti condivisi con un altro parco della Tanzania, l’adiacente Ngorongoro), visitabile in tutta la sua estensione, il Serengeti National Park è il parco dei record!

È il più antico parco della Tanzania (è stato istituito nel 1951), il più ricco di predatori in tutta l’Africa, l’unico al mondo in cui assistere alla grande migrazione di oltre un milione di gnu e centinaia di migliaia di zebre! Di una bellezza ipnotizzante, il parco, situato tra il Lago Vittoria a ovest e la Rift Valley a est, rende perfettamente la maestosità del suo nome Masai, Siringet, che significa “pianure aperte infinite”. Parco immenso, parco senza fine,  Serengeti shall not die* – il Serengeti non morirà mai!

* docufilm, premio Oscar al miglior documentario nel 1950, girato dal ricercatore tedesco Bernhard Grzimek e dal figlio Michael, caduto con l’aereo prima della fine delle riprese nell’Ol Karien Gorge nella Ngorongoro Conservation Area.

Serengeti National Park ecosistema mappa

estensione

Serengeti National Park: 14.750 km²
più grande del Trentino Alto Adige!

L’ecosistema del Serengeti comprende anche le aree protette che circondano il National Park – circa 38.000 km² complessivi

in Tanzania:

Ngorongoro 8.292 km²

Loliondo 5.360 km²

Maswa Game Reserve 2.800 km²

Ikorongo Game Reserve 603 km²

Grumeti Game Reserve 417 km²

in Kenya:

Masai Mara 1.525 km²

Mara Group Ranches 4.020 km²

altitudine

da 1.100 a 2.000 metri

giorni di visita

da (minimo!) 2 a 4 giorni così suddivisi:

dicembre-aprile: 2 giorni a Ndutu e 2 giorni a Seronera

maggio-giugno: 2 giorni a Seronera e 2 giorni nel Grumeti

luglio-ottobre: 2 giorni a Seronera e 2 giorni nel Mara

ottobre-novembre: 2 giorni a Seronera e 2 giorni nel Lobo

distanze e accessi

  • Naabi Gate (sud-est): 2 ore da Karatu, 5 ore da Arusha, 7 ore da Kilimanjaro Airport, 2 ore da Ngorongoro Crater, 1 ora da Olduvai Gorge
  • Klein’s Gate (nord-est): 3 ore da Lake Natron
  • Ndabaka Gate (sud-ovest, Lago Vittoria) 2 ore da Mwanza
da e per Mugumu  (per chi visita Hope for girls & women)
  • Ikoma Gate (direzione Serengeti Seronera) 1 ora
  • Bisarara/Tabora ‘B’ (direzione Serengeti nord) mezz’ora
  • Machochwe (direzione Serengeti Mara): meno di 1 ora
  • Lemai Ranger Post (Serengeti Mara): 1 ora e mezza

dove alloggiare

  • All’interno del parco
  • Suggerimento! Alloggia 1 notte a Mugumu, per visitare la casa di accoglienza di Hope for girls & women
alloggi

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AREE DEL PARCO

le pianure meridionali del Serengeti National Park, entrando da Naabi Hill Gate, risalendo verso le Simba Kopjes

su sentieri meno battuti, verso lo Ngorongoro, i Gol Kopjes (o Oogol Kopjes) sono luoghi prediletti dai leoni, facilmente avvistabili soprattutto durante le prime ore del giorno o verso sera

Ndutu Lake, un lago alcalino poco profondo al confine sudorientale, condivide lo stesso bacino di Masek Lake, nella confinante area protetta dello Ngorongoro; nel 1973, sulle rive del lago, scavi archeologici hanno rinvenuto il cranio di Ndutu, attribuito all’Homo Erectus, insieme a numerosi resti di strumenti risalenti a oltre 500.000 anni fa
poco distante da Seronera, tra paesaggi che sembrano quadri, Lake Magadi e i Moru Kopjes, nei cui pressi, se si  è davvero molto fortunati, è possibile avvistare leoni, ghepardi e persino il rarissimo rinoceronte nero!

all’estremità meridionale del parco si trova Kusini, dove la savana incontra i monti della Maswa Game Reserve; qui tra dicembre e gennaio, con la nascita del cuccioli, ha inizio la grande migrazione degli animali del Serengeti

verso il Lago Vittoria, lungo il western corridor scorre il Grumeti River, sulle cui sponde, nella tarda primavera, si muove la grande migrazione, e dove si può assistere allo spettacolare attraversamento del fiume, nei pressi di Kirawira Migration Crossing Point
il Seronera è il cuore del Serengeti, protagonista del parco in ogni stagione; al Visitor Center, costruito su un Kopje,  visite guidate in lingua inglese per apprendere  la storia del parco e acquisire tante nozioni sulla migrazione e sugli animali
la zona dove scorre il Mara River, al confine settentrionale con il Kenya (dove il parco prende i nome di Masai Mara), è l’area della grande migrazione estiva; l’attraversamento del fiume, che si ripete più volte al giorno tra la Tanzania e il Kenya e viceversa, avviene non lontano da Kogatende, dove si trova un piccolo aeroporto per quanti, per mancanza di tempo o per comodità, preferiscono arrivare in questo angolo sperduto di paradiso con un piccolo aereo privato
a est la Lobo Valley, luogo della grande migrazione negli ultimi mesi dell’anno; anche qui c’è un piccolo aeroporto, Lobo Airstrip, per quanti, per mancanza di tempo o per comodità, preferiscono spostarsi con un aereo privato
Mugumu non è una meta turistica, ma un piccolo villaggio situato appena fuori dai confini del parco, a ovest, verso il Lago Vittoria, dove Rhobi Samwell, fondatrice di Hope for girls & women, ha una casa di accoglienza per giovani donne poco più che bambine salvate dalle mutilazioni genitali femminili – vedere come una giovane donna tanzaniana sta cambiando il suo mondo è un privilegio da non perdere!

le distanze nel parco

  • Naabi Gate – Seronera: da 2 a 3 ore
    (dal sud al centro del Serengeti)
  • Seronera – Kirawira / western corridor: circa 6 ore
    (dal centro del Serengeti all’estremità ovest)
  • Seronera – Kogatende / Mara river: circa 6 ore

    (dal centro del Serengeti verso il Mara a Nord)
  • Kogatende – Klein’s Gate: da 4 a 5 ore
    (a nord, nella regione del Mara, da ovest a est)

Gli spostamenti tra un’area e l’altra del parco sono lunghi e spesso stancanti, ma la fatica è ben ripagata: avvistamenti inattesi di animali, lo spettacolo che scorre dai finestrini, l’arcobaleno di paesaggi più impressionante dell’Africa, il profumo inebriante delle erbe della savana…

In tutti i safari, e nel Serengeti in particolare, i tempi di percorrenza sono indicativi e gli imprevisti sono frequenti! Le deviazioni al percorso per la notizia di un avvistamento (le auto da safari sono tutte collegate via radio per lo scambio di informazioni), un problema all’auto propria o di altri (le guide tanzaniane sono tutte bravi meccanici e si aiutano tra di loro in caso di  guasto), le condizioni dello sterrato, tutto fa parte del safari e i turisti imparano in fretta il vero significato dell’espressione in lingua swahili “pole pole” – piano piano: è la terra africana a imporre i suoi ritmi a un popolo laborioso e attivo che non si arrende mai! 

L’esperienza e la professionalità delle nostre guide ti permetterà di vivere il più emozionante dei safari in questo incredibile parco!

La mappa della grande migrazione

La grande migrazione nel Serengeti mappa
Il Serengeti National Park: uno spettacolo per ogni stagione!

Nel Serengeti meridionale l’immensa savana si perde oltre l’infinito dell’orizzonte, interrotta solo dai kopjes, affioramenti  rocciosi e bizzarri risalenti geologicamente a almeno miliardo di anni fa, su cui non è insolito avvistare leoni o leopardi. Da dicembre ad aprile le pianure del sud, aride nella stagione secca, si trasformano in praterie di incredibile bellezza e Ndutu Lake si riempie di vita. In questi mesi, qui dove finalmente cresce rigogliosa l’erba, si concentrano gli animali protagonisti della grande migrazione – spettacolo che si ripete senza interruzione dalla notte dei tempi! È un’emozione imperdibile assistere allo spostamento di milioni di erbivori, in gran parte gnu (oltre un milione) e zebre (duecentomila), accompagnati da gazzelle, impala e tutti gli animali della savana, con il loro seguito di feroci predatori pronti alla caccia per la sopravvivenza. I cuccioli di gnu e di molti altri erbivori, prede preferite di leoni, leopardi e ghepardi, vengono alla luce proprio in questi mesi, i più nei pressi dei Kisina Kopjes, all’estremo sud del parco, luogo da cui ha inizio la grande migrazione.

Ad aprile i cuccioli sono svezzati e le mandrie iniziano a cercare nuovi pascoli verso il Serengeti centrale e l’area di Seronera. Nella zona, ricca di fauna tutto l’anno, si concentra, con il passaggio della grande migrazione, la più ricca quantità di predatori di tutta l’Africa! Attraversata dai fiumi Seronera, Ngare Nanyuki, Nyabogati e Orangi, tutti affluenti del fiume Grumeti, è l’area più ricca di strutture ricettive e anche l’area più turistica del parco, ma è talmente vasta che non è difficile trovare sentieri poco frequentati per godere della savana in solitudine. Fa infatti parte dell’esperienza e dello spirito del safari condividere con le jeep degli altri turisti gli avvistamenti degli animali più rari, ma solo una buona guida saprà “darvi il vostro tempo” per l’avvistamento nel rispetto dei tempi degli altri, e saprà anche – e soprattutto – dosare esperienze solitarie con esperienze condivise.

A ovest del Seronera si estende il Western Corridor, da cui è possibile raggiungere il Lago Vittoria. Le sponde del Grumeti sono un ottimo luogo per l’avvistamento di ippopotami, coccodrilli, elefanti che attraversano il fiume, leopardi che riposano sugli alberi; da maggio a giugno, questo è uno dei luoghi migliori (come la zona del Mara in piena estate) per godere dello spettacolo della grande migrazione.

Da luglio sino a ottobre le mandrie si spostano nel Serengeti settentrionale, collinoso e coperto di acacie, tra la Tanzania e il  Kenya dove il parco prende il nome di Masai Mara. Qui l’attraversamento del fiume regala lo spettacolo più emozionante, pari solo a quello che si può ammirare nel Grumeti nei mesi precedenti. Gli animali che compiono la grande migrazione non si concentrano mai esclusivamente in Kenya o in Tanzania ma continuano a muoversi a cavallo del confine, attraversando più volte avanti e indietro il Mara alla ricerca di nuovi pascoli di erba appena cresciuta.

A novembre gli animali della grande migrazione si aggirano più a est, nell’area della Lobo Valley, pronti a dirigersi verso sud per tornare al punto di partenza.

Questo spettacolare movimento circolare di centinaia di migliaia di animali, scandito con la perfezione di ogni ritmo naturale, è guidato solo dall’incredibile fiuto degli gnu per l’erba e la pioggia. Gli spostamenti seguono più o meno lo stesso percorso e la stessa stagionalità, ma come tutti i fenomeni naturali anche la grande migrazione non segue uno schema del tutto prevedibile. Inserire due mete diverse e abbastanza distanti nella programmazione del safari nel Serengeti National Park consente di gestire l’itinerario in base all’effettivo movimento delle mandrie.

I predatori nel Serengeti

tra i siti migliori per gli avvistamenti di

ghepardi leopardi leoni serval sciacalli dal dorso argentato sciacalli striati coccodrilli

molto frequenti gli avvistamenti di

iene maculate (o iene ridens) otocioni (o volpi dalle orecchie di pipistrello) 

possibili gli avvistamenti di

zibetti genette proteli (o iene insettivore) iene striate lupi africani (o sciacalli lupastri) varani del Nilo

molto rari gli avvistamenti di

 • licaoni • caracal mamba neri pitoni delle rocce africane

Gli erbivori e altre specie nel Serengeti

tra i siti migliori per gli avvistamenti di

gnu coda nera barba bianca  zebre gazzelle di Thomson

molto frequenti gli avvistamenti di

impala gazzelle di Grant damalischi (o antilopi topi)  congoni (o alcelafi di Coke) antilopi alcine (o eland) dik dik antilopi saltarupi (o oreotragi) 
elefanti  giraffe facoceri  ippopotami bufali
colobi guereza bianchi e neri babbuini verdi (o anubi)
tartarughe leopardo 

possibili gli avvistamenti di

antilopi d’acqua (o cobi) antilopi roane  gerenuk (o antilopi giraffe) antilopi oribi antilopi raficeri campestri
cercopitechi verdi cercopitechi dal diadema (o cercopitechi gola bianca o scimmie blu) scimmie rosse (o eritrocebi o patas) cercopitechi naso bianco del Congo

molto rari gli avvistamenti di

rinoceronti neri

Serengeti National Park Birdwatching

birdwatching

Rapaci • Segretario (in foto) • Avvoltoio delle palme • Capovaccaio • Baza africano• Avvoltoio testabianca • Aquila crestalunga⚑ • Avvoltoio orecchiuto • Aquila imperiale⚑ • Capovvacaio pileato • Grifone africano⚑ • Grifone di Rüppell⚑ • Biancone cenerino⚑ • Aquila marziale⚑ • Aquila crestalunga⚑ • Aquila rapace⚑ • Aquila delle steppe⚑ • Astore africano• Nibbio bruno⚑ • Aquila pescatrice africana⚑ • Poiana augure⚑ • Assiolo africanoe altre specie
Altre specie • Struzzo • Faraona⚑ • Faraona crestata⚑ • Francolino Pettogrigio⚑ • Francolino collorosso⚑ • Francolino coqui⚑ • Fenicottero minore⚑ • Grandule golagialla• Otarda kori⚑ • Turaco grigio orientale⚑ • Turaco di Schalow⚑ • Marabù⚑ • Gru coronata grigia⚑ • Pavoncella armata⚑ • Pavoncella alinere• Corriere bandacastana⚑ • Corriere asiatico⚑ • Sterna zampenere⚑ • Mignattino alibianche⚑ • Airone golia⚑ • Garzetta⚑ • Airone guardabuoi⚑ • Ibis hadada⚑ • Uccello topo marezzato • Bucorvo meridionale⚑ • Bucero beccorosso⚑ • Ghiandaia marina pettolilla⚑ • Barbetto di D’Arnaud • Barbuto dell’Usambiro• Picchio dorsoverde • Pappagallo fronterossa • Inseparabile di Fisher⚑ • Averla piumata crestagrigia⚑ • Occhiocarniccio golabruna⚑ • Gonolek testanera⚑ • Averla cenerina africana⚑ • Corvo del Capo • Cincia golarossa • Allodola passero di Fischer⚑ • Calandrella capirossa⚑ • Calandrella di Somalia⚑ • Apalis di Karamoja• Bufaga beccorosso • Bufaga beccogiallo • Storno di Hildebrandt• Codirossone minore • Sassicolo fuligginoso⚑ • Nettarinia pettorosso⚑ • Nettarinia dorsoviola del Kenya⚑ • Tessitore codarossiccia • Tessitore mascherato di Tanzania • Tessitore dorsodorato⚑ • Becco d’argento • Calandro beccolungo • Unghialunga golarosa⚑ • Pispola doratae molte altre specie
specie a rischio
specie endemica della Tanzania
specie endemica della Tanzania e Paesi vicini
 specie endemica dell’Africa
 specie migratoria

ATTIVITÀ NEL PARCO INCLUSE NEI NOSTRI SAFARI

In auto: i nostri programmi prevedono l’esplorazione del Serengeti National Park compatibilmente con le condizioni atmosferiche e ambientali e con la regolamentazione del parco. Le nostre guide vi spiegheranno il percorso di ciascuna giornata, costruito intorno ai punti di interesse segnalati sulla mappa e nelle descrizioni di questa pagina, sempre alla ricerca degli avvistamenti più emozionanti!

L’ingresso ai parchi nazionali in Tanzania è permesso solo ai fuoristrada autorizzati dei tour operator locali con regolare licenza. I percorsi dei safari sono rigorosamente vincolati ai sentieri tracciati. La ferrea regolamentazione dei parchi ha il lodevole fine di salvaguardare la natura incontaminata e di sostenere l’economia locale. Il “turismo fai da te” è difficilmente praticabile. Con noi, tour operator locale a partecipazione italiana, potrai realizzare il tuo sogno di un safari su misura! Contattaci

ATTIVITÀ EXTRA NEL PARCO

In mongolfiera: safari esclusivo sulle pianure e sui fiumi di questo meraviglioso parco.

ATTIVITÀ FUORI DAL PARCO

Boma (villaggio Masai): il safari nel Serengeti National Park è una delle migliori occasioni per visitare un autentico Boma Masai, tra il Serengeti e lo Ngorongoro, o anche nel Loliondo, verso Lake Natron.

Olduvai Gorge: tra il Serengeti e lo Ngorongoro, uno dei luoghi da cui inizia la storia dell’uomo, un sito archeologico imperdibile per gli appassionati di storia, dove visitare anche il piccolo museo, sebbene i reperti più rilevanti siano conservati al museo di Dar es Salaam.

Casa di accoglienza di Hope for girls & women a Mugumu – a ovest del parco: per un’esperienza autentica dove avviene il miracolo della riconciliazione dei valori della cultura tribale africana con i diritti umani e il rispetto delle donne.

Per le informazioni sulle tasse di passaggio e alloggio nei parchi, già incluse nel prezzo dei nostri safari, visita la pagina Tasse dei parchi. Il sistema di tassazione del turismo nei parchi della Tanzania è il necessario contributo per la conservazione di un patrimonio naturale incontaminato e selvaggio, di inestimabile valore ambientale.

Per le informazioni generali su tutti i parchi della Tanzania e su questo parco – quando andare, dove si trova, mete vicine – torna alla pagina Parchi della Tanzania

Ti interessa Serengeti National Park? Contattaci!

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