Gombe National Park

Sul lago Tanganica, al confine col Burundi, il Gombe National Park è un piccolissimo gioiello in cui vivere una delle più grandi emozioni: l’incontro con i nostri più prossimi parenti genetici, gli scimpanzè. Il parco è una stretta striscia di terra a ridosso della scarpata orientale della Rift Valley, dalle cui alture scorrono torrenti impetuosi che sfociano nel lago Tanganica.

Dagli anni sessanta il parco è il centro di ricerca a cui Jane Goodall ha dedicato la sua vita, rendendolo famoso nel mondo.

Nel parco si trovano circa 100 esemplari, che vivono in tre comunità, la più numerosa delle quali è quella studiata da Jane Goodall, la comunità Kasekela, composta da circa 45 scimpanzé.

Il tracking a piedi con la guida permette incontri ravvicinati con otto diverse specie di primati nel folto della foresta. Non infastiditi dalla presenza dell’uomo, le scimmie si lasciano avvicinare, ma non essendo questo uno zoo l’incontro, sebbene molto probabile, non può essere garantito in assoluto.

La stagione migliore per gli avvistamenti è quella delle piogge, ma nei mesi di marzo e aprile i sentieri sono impraticabili.

Il Gombe è accessibile solo in barca.

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  • 1 giorno per la visita del parco, raggiungibile da Kigoma in 2 ore e mezza di barca
  • 56 km² di estensione

poco più grande di Ischia

  • altitudine da 773 metri a 1.500 metri

  • alloggio a Kigoma o nel parco
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AREE DEL PARCO

il Jane’s Peak è un punto panoramico, il preferito di Jane Goodall, dove per la prima volta ha osservato gli scimpanzé nei loro comportamenti
le Kakombe Waterfalls sono cascate di 20 metri, dove gli scimpanzé sono stati visti praticare la danza delle cascate, un rituale che esprime il loro senso di timore nei confronti della potenza della natura
Gombe Stream Research Center è il centro di ricerca del Gombe National Park, fondato nel 1965

Jane Goodall è la nota studiosa che ha dato impulso agli studi sugli scimpanzé.

Giovanissima inglese in Kenya per una vacanza, nel 1957, contattò il paleontologo Louis Leakey, che studiava gli scimpanzé per capire l’evoluzione dell’uomo, appassionandosi a tal punto da entrare nel suo gruppo di ricerca. Tornata in Inghilterra si laureò in etologia e fondò in Tanzania il Gombe Stream Research Centre, dove rimase per più di 40 anni.

Nel 1977 Jane Goodall fondò, in California, l’Institute for Wildlife Research, Education and Conservation, a sostegno delle sue ricerche, da cui ancora oggi conduce attività a favore della conservazione dell’ambiente e della biodiversità. L’istituto ha tra i suoi scopi la ricerca scientifica, tesa non all’utilizzo dei primati come cavie, ma a proteggere e aumentare il territorio a loro disposizione.

Jane Goodall ha dedicato la sua vita a diffondere i suoi progetti di salvaguardia degli scimpanzé, sempre più a rischio estinzione, essendo passati da un milione di esemplari a meno di 200.000 nel giro di cent’anni. La causa principale è la deforestazione che, oltre a distruggere l’habitat dei primati, consente di raggiungere i loro territori per la caccia e per il commercio di animali vivi. Il centro di ricerca si occupa anche del recupero di animali detenuti illegalmente.

Vedere gli scimpanzé allo stato brado è una delle esperienze più emozionanti, perché sono i primati più vicini all’uomo, sia dal punto di vista genetico, che dal punto di vista sociale e intellettivo.

Geneticamente, uomini e scimpanzé sono davvero vicinissimi, con un DNA identico al 98,3%. Gli scimpanzé sono alti 60-80 cm, pesano intorno ai 50 kg ma hanno una forza da 5 a 7 volte superiore a quella dell’uomo. Invecchiando, perdono la peluria sul capo e il colore della pelle del viso si scurisce.

Solitamente la femmina partorisce un solo cucciolo, che resta legato alla mamma per diversi anni; la convivenza di fratelli di età diverse genera legami familiari che perdurano nell’età adulta.

Gli scimpanzé sono gli unici animali in grado di utilizzare rami o pietre come utensili, ad esempio per estrarre il cibo o per rompere gusci.

Lo sguardo penetrante e la capacità di interazione non devono far dimenticare al turista che si tratta di una specie selvaggia, che merita rispetto e che può sempre rivelarsi pericolosa di fronte a comportamenti inadeguati.

Durante il tracking degli scimpanzé è possibile avvistare anche altri primati, quali cercopitechi naso bianco del Congo, cercopitechi dal diadema, colobi rossi, babbuini verdi.

Regole di comportamento per il tracking degli scimpanzé

 

  • Indossare sul viso una mascherina chirurgica che copra naso e bocca (il tracking è rigorosamente vietato a chi abbia sintomi di infezione virale).
  • Non lasciare agli scimpanzé oggetti di alcun tipo perché possono trasmettere malattie.
  • Mantenere una distanza di almeno 10 metri dagli scimpanzé e non avvicinarsi in gruppi superiori a 6 persone.
  • Non bere o mangiare nel raggio di 250 metri dagli scimpanzé.

birdwatching

Rarissimo altrove • Piccione Afep
Altre specie • Tortora boschereccia macchieblu • Piccione verde africano• Cugal cigliabianche⚑ • Turaco di Livingstone• Turaco di Ross• Mignattino alibianche⚑ • Aquila pescatrice africana(in foto) • Aquila rapace • Aquilastore coronato⚑ • Avvoltoio delle palme • Martin pescatore dal semicollare • Martin pescatore gigante• Martin pescatore bianco e nero • Martin pescatore pettazzurro • Martin pescatore boschereccio⚑ • Barbettino groppagialla• Barbetto dentato⚑ • Beccolargo africano• Bubu tropicale• Cossifa cigliabianche• Cossifa capirossa⚑ • Nettarinia dal collare• Nettarinia pettorosso • Tessitore baglafecht• Tessitore dagli occhiali⚑ • Macchiettino di Peters (o amaranto fiammante) • Passera rossiccia del Kenya • Ballerina nera africanae molte altre specie
specie a rischio
specie endemica della Tanzania
specie endemica della Tanzania e Paesi vicini
specie endemica dell’Africa
specie migratoria

Il lago Tanganica 

L’eccezionale biodiversità del lago Tanganica ne fa un ecosistema acquatico estremamente prezioso, sia per l’economia locale sia per gli appassionati di snorkeling e immersioni.  E’ abitato da almeno 1.500 specie di pesci, di cui circa 600 specie endemiche, comprese le 245 specie di ciclidi dai colori brillanti e dalle svariate forme, così belli da essere tra i pesci d’acquario più ricercati. Nonostante il lago raggiunga una profondità di 1.436 metri, la maggior parte dei ciclidi vive nelle acque basse e trasparenti che lambiscono le luminose spiagge del litorale.

ALTRE ATTIVITÀ

Snorkeling e gite in barca per il birdwatching rendono il parco adatto a soggiornarvi più giorni

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